PROEMIO
Ho considerato il tempo attuale e la vita umana,visitata
spesso da pestilenze e morti, vedendo quante rovine e guerre vi sono; pensando
a quanti popoli e famiglie si sono ridotti in misero stato e hanno vissuto la
vita in miseria. E ancora ho immaginato che la gente è desiderosa di udire cose
nuove, facili da comprendere , che diano conforto, nelle quali ai tanti dolori
si mescolino alcune risate. Infine ho riletto il fiorentino messer Giovanni
Boccaccio, con il suo libro delle cento novelle, diffuso in Francia ed in
Inghilterra, tanto che è stato tradotto nelle loro lingue.
Per questo motivo, io, Franco Sacchetti, pur essendo un uomo
ignorante e grossolano, mi sono riproposto di scrivere quest’opera,
raccogliendo le novelle di tutti i tempi, antiche e moderne, riguardanti varie
cose, alcune delle quali io vidi e altre che sono capitate proprio a me. Molte
delle quali sono ambientate a Firenze, dove vivo. In esse si tratterà di genti
di tutte le origini, di uomini nobili e plebei e di donne grandi e umili. Dei
protagonisti delle opere nobili e virtuose si specificheranno i nomi; di quelli
delle opere misere e vergognose si taceranno i nomi. Come, appunto faceva Dante
che parlava in prima persona se trattava di virtù o lodava qualcuno, quando ,
invece, parlava di vizi o biasimava qualcuno faceva dire agli spiriti.
Probabilmente molti, cui la cosa non è gradita, diranno
<<Queste sono favole>>. Qualche volta è anche vero, ma ci ho messo
tutto il mio impegno. Potrà capitare che una novella vedrà come protagonista
Giovanni, mentre qualcuno potrebbe dire “ E’ capitata a Piero”. Ma si tratta
,comunque, di un piccolo errore, non che la novella non riferisca la verità.
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