NOVELLA N.X (10)
Messer Dolcibene va con Messer Galeotto nella valle di
Giosafat e , udendo che ognuno dovrà trovarsi lì per essere giudicato nel
giorno del Giudizio Universale, occupa il posto preventivamente.
Messer Dolcibene fu un giullare di corte famoso più degli
altri e si possono scrivere su di lui molte novelle divertenti e un po’
volgari.
In questa novella non per giocare, come voleva fare il
maestro Piero da Imola, ma per altri motivi, andando al Santo Sepolcro con Messer
Galeotto e Messer Malatesta Unghero, trovò un modo originale per divertire questi
due signori.
Dunque, mentre tutti e tre insieme passavano nella valle di
Josafat, Messer Galeotto disse “ O Dolcibene, in questa valle dobbiamo venire
per ricevere la sentenza nel giorno del Giudizio Universale”. Dolcibene
prontamente disse “ Ma come, tutto il genere umano potrà stare in una valle
così piccola?” Galeotto ribattè “Sarà per potenza divina”.
Allora Messer Dolcibene scese da cavallo, corse in mezzo al
campo, si calò i pantaloni e defecò abbondantemente dicendo “Io voglio occupare
il posto in modo che , quando verrà il momento, troverò il segno e non sarò
inghiottito dalla calca”.
I due signori ridevano e chiedevano che stesse facendo. Ed
egli convinto rispose (“Signori, ve l’ho detto, voglio essere saggio e organizzarmi
per il futuro”.
Messer Galeotto disse “ O Dolcibene, ci potevi lasciare le
tue budella, un segnale più abbondante”. Subito Dolcibene “Se io lasciassi il
segnale che voi dite, i nibbi se lo porterebbero via e il posto rimarrebbe
senza segnale e poi voi restereste senza la mia compagnia”.
I due signori, ripetendo che egli sapeva cavarsela bene in
ogni circostanza, divertiti lo invitarono a salire a cavallo e proseguirono il
cammino.
Così i buffoni con sempre nuovi scherzi e nuovi giochi
divertono i padroni.